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Lg: «Il business delle Tv? L'80% sarà nelle mani dei grandi produttori»

di Gianni Rusconi

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5 settembre 2008

Lg Electronics è un'azienda in salute, lo dicono i bilanci che testimoniano una crescita generalizzata della società coreana sia a livello di fatturato sia in termini di profitti. A sostenere l'andamento positivo delle attività due linee di prodotti in particolare: i cellulari (oltre 27 milioni quelli spediti nel secondo trimestre del 2008, per un giro d'affari in aumento del 38% a 3,7 miliardi di dollari e margini operativi del 14,4%) e i televisori a schermo piatto. Il business dei display è per Lg un business strategico – ha inciso per il 29% sule vendite complessive della società nel secondo trimestre – ma anche una grande scommessa ancora tutta da vincere, e non solo perché il contributo in fatto di utili operativi che provengono da questa attività non arrivano al 5% di quelli complessivi. La società è chiamata a un salto di qualità ulteriore, lo impone il fatto di reggere il confronto con Samsung, Sony e Panasonic in primis, il gotha dell'industria dei televisori Lcd e al plasma, sia dal lato prodotto finito che anche per quanto riguarda i pannelli. La concorrenza sui prezzi è quanto mai forte e da quanto si è visto all'Ifa di Berlino i grossi calibri non stanno lesinando sforzi per mettere presto in campo le Tv di nuova generazione: modelli a tecnologia Oled, pannelli ultrasottili, circuiti a 200 Hz. Lg ha risposto con le new entry al plasma e Lcd dotate di connettività Bluetooth e di sensori intelligenti per controllare i livelli di luminosità dello schermo. E in futuro? Il sole24ore.com l'ha chiesto a Kwan Sup (KS) Lee, Vice Presidente della divisione Digital Display della multinazionale coreana.

Mr. Lee qual è il vostro vero obiettivo nel mercato delle Tv? Oggi siete intorno al 10% di market share: dove volete arrivare?
La risposta è molto semplice: essere nei primi tre posti della classifica di vendite su scala mondiale. Essere numeri uno è l'obiettivo di tutti, Lg è convinta di potersi confermare da qui al 2010 la terza forza di questa industry e primeggiare in alcuni specifici mercati, come per esempio l'area Middle East o l'America Latina.

È noto che chi produce i pannelli ha un vantaggio competitivo, si parla anche di "cartello" fra i principali fornitori e comunque lo schermo è l componente chiave del televisore. Voi li producete in joint venture con Philips: ci può dire qualcosa in riguardo?
Non posso entrare nel merito delle strategie di Lg Philips Display, se non confermare che Philips sta disinvestendo perché ritiene che il proprio core business sia altrove (prodotti medicali, illuminazione, ndr) pur rimanendo ancora oggi influente nelle attività della società. La nostra policy di procurement sui pannelli a cristalli liquidi è chiara: Lg è il primo cliente di questa joint venture, la maggior parte dei nostri Tv utilizza pannelli prodotti nelle sue fabbriche.

Più volte avete affermato che non volete seguire le vostre rivali nella battaglia sui prezzi, eppure è spesso una sorta di passaggio obbligato per aumentare vendite e market share. Come pensate di tenere testa in tal senso a Samsung, Sony e ai tanti produttori "no brand"?
Lg non vuole combattere in modo esasperato sul fronte dei prezzi. La profittabilità è un elemento fondamentale e tagliare i listini di vendita costa. Puntiamo invece in modo strategico sul marchio e investiremo molto per renderlo una prima scelta. Non siamo una compagnia "price oriented" e siamo ben lontani dal poter essere considerati sullo stesso livello di un brand cinese.

Lg è una delle poche aziende che produce e vende sia Tv Lcd che al plasma. Continuerete a correre anche in futuro su questo duplice fronte? Il mercato dice che i cristalli liquidi sono il prodotto "best seller"
La nostra strategia di crescita presuppone il fatto di avere a catalogo due diversi prodotti per poter rispondere in modo adeguato alle diverse esigenze della domanda. Nei formati fino al 40 pollici andiamo a servire con gli Lcd un'utenza che predilige una certa qualità delle immagini, per gli schermi di dimensione maggiore i plasma sono ancora la prima scelta dei consumatori. Quanto alla dinamica di mercato è certo che gli Lcd sono la tecnologia dominante perchè ormai matura come prodotto commodity ma i plasma continuano a loro volta a crescere in volumi, sebbene perdano market share nei confronti dei cristalli liquidi. E non va dimenticato neppure che le Tv Crt coprono oggi ancora una fetta importante della domanda.

A Berlino si è parlato ancora degli Oled: sono veramente il futuro delle Tv a schermo piatto? Quali sono i piani di Lg in proposito?
È una tecnologia che sta arrivando. Ma la domanda da farsi è: quando? E per quali formati? Ritengo che oggi non sia ancora il momento per l'affermazione degli Oled, vi sono ancora tanti ostacoli da superare, relativi alla vita dello schermo, ai costi di produzione. E costituiranno comunque una nicchia di mercato. Lg sugli Oled? Per il momento aspettiamo.

Un ultima domanda: in futuro ci sarà ancora spazio per i produttori locali? In Italia la Mivar dominava il mercato con il 35% di share e oggi si deve accontentare delle briciole: lo si può ritenere un caso emblematico e significativo di come è evoluto questo mercato?
Il business delle Tv sarà dominato da pochi grandi nomi, quelli che avranno investito pesantemente in tecnologie, marchio, prodotti. L'80% del mercato sarà nelle mani dei primi quattro/cinque produttori e il restante 20% se lo contenderanno con margini sempre minori le compagnie "no brand" e gli assemblatori.

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